Se paghi in CONTANTI niente garanzia, se il prodotto è difettoso te lo tieni | Consumatori sul piede di guerra

Acquisto in contanti (Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay) - bitontotv.it
Se ti trovi con un prodotto difettoso pagato in contanti nessuno te lo sostituisce o ripara. Ma davvero la legge è così nemica dei consumatori?
Succede più spesso di quanto si pensi: compri un prodotto, lo porti a casa, lo usi una volta o due e… qualcosa non va. Un malfunzionamento, un difetto, un comportamento strano. E intanto non trovi lo scontrino, perso chissà dove.
Torni al negozio con la speranza di una sostituzione o di un rimborso, ma ti senti rispondere che senza scontrino non si può fare nulla. E se hai pagato in contanti, peggio ancora.
Sempre più consumatori raccontano esperienze simili: il prodotto si rompe subito, ma il negoziante non accetta lamentele perché non c’è “prova d’acquisto”.
Sembra quasi che la regola non scritta sia: hai perso lo scontrino, hai perso anche i tuoi diritti. Un’ingiustizia, perché sembra quasi che i commercianti, in molti casi, ne approfittino. Ma davvero non possiamo fare nulla? Siamo destinati a tenerci un prodotto difettoso? Scopriamolo.
Prodotto difettoso: se hai pagato in contanti te lo tieni per forza
Da sempre c’è l’idea che l’unico modo per ottenere attenzione sia presentarsi con lo scontrino in mano. Altrimenti il prodotto difettoso resta tuo, e a tue spese. Ma questa convinzione, così diffusa, è fondata? O c’è qualcosa che non ci hanno detto?
La verità è che la legge è sempre – o quasi – dalla parte del consumatore, anche quando lo scontrino è andato perso. In caso di prodotto difettoso, la garanzia legale di conformità vale comunque, a patto che tu possa dimostrare in altro modo di aver effettuato l’acquisto. Come?
Come puoi difenderti
Non serve certo un notaio: basta, ad esempio, la ricevuta di pagamento con carta, una mail di conferma o anche un testimone credibile. Il negoziante, come fa sapere Angelo Greco su laleggepertutti.it, per legge “non può quindi rifiutarsi di riparare, sostituire o rimborsare il prodotto difettoso solo perché non presenti lo scontrino, anche se gli porti, ad esempio, l’estratto conto della carta di credito che prova l’acquisto”.
Diverso è il caso in cui vuoi restituire un prodotto solo perché hai cambiato idea. In quel caso, il negoziante non ha alcun obbligo legale di riprenderselo. Se accetta il reso, lo fa per scelta commerciale e può fissare le condizioni che preferisce – incluso chiedere lo scontrino originale. Quindi, no, non è vero che senza scontrino sei automaticamente senza diritti. Se il prodotto è difettoso e puoi dimostrare di averlo acquistato lì, hai tutto il diritto di ottenere assistenza. Informarsi fa la differenza: la legge c’è, basta conoscerla e farla valere.