TARI (Depositphotos)-bitontotv.it
Una vicenda che interessa direttamente i contribuenti, per la cui tutela si leva alta la voce dell’associazione che chiede risposte.
I cittadini lo sanno bene, perché molto elevato è il loro grado di sopportazione dinnanzi a un cumulo di tasse che ogni anno li schiaccia.
Oneri e tributi a cui certo non si può dire di no. Si tratta dell’obbligo di corrispondere il dovuto per non finire nei guai con il fisco, aumentando il carico da pagare.
C’è una tassa per qualunque cosa anche per quanto si possiede. Inevitabilmente il loro costo destabilizza il bilancio economico delle famiglie.
Specie quando nella cassetta della posta ne vengono recapitate alcune veramente salate, che spesso si fa fatica a corrispondere.
Una di queste è quella relativa ai rifiuti prodotti, la notissima e temuta Tari, per via dei suoi importi spesso molto pungenti.
E ne sanno qualcosa i bitontini che hanno avuto a che fare con una vicenda dalle tinte chiaro-scure, dopo aver ritrovato nella loro cassetta postale una sorpresa non proprio piacevole.
Sarebbero oltre 500 gli avvisi di accertamento relativi alla Tari, recapitati ai contribuenti residenti in città, a marzo 2025 ma riportanti data di protocollo settembre 2024 e firma del funzionario responsabile che in tale data era ancora nel pieno dell’incarico.
Quello che viene definito come un errore, a discapito delle tasche dei cittadini, dalla voce di Onda Civica che si è levata subito per farsi sentire, al fine di puntare i riflettori sulla presunta irregolarità. Il primo punto e forse quello fondamentale su cui poggia la denuncia di Onda Civica, diffusa alla cittadinanza e a chiunque voglia leggere, tramite un comunicato, è proprio la firma sugli avvisi dell’imposta.
Ci si chiede come sia possibile che l’accertamento di conformità degli avvisi venga effettuati da un pubblico ufficiale, da un funzionario responsabile, non più competente, non titolato al momento della protocollazione ed emissione. Onda Civica fa riferimento all’articolo del Codice Civile n.2719, per motivare la sua denuncia.
Sugli avvisi, in calce, una firma apposta mediante indicazione a stampa del nominativo del funzionario responsabile che alla data di assegnazione del protocollo di accertamento, il 25 settembre 2024, e di emissione, il 23 novembre 2024, non era funzionario responsabile. Onda Civica si pone dunque a tutela dei contribuenti e lo fa consegnando alla fine del comunicato una domanda aperta “alle date del 25.09.2024 e del 23.11.2024 chi avrebbe attestato la conformità degli avvisi di accertamento impo-esattivi Tari già esistenti?”
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