Lutto (Pixabay)-bitontotv.it
L’ultimo saluto alla 74enne strappata alla vita violentemente: l’abbraccio e il cordoglio dell’intera città di Bitonto.
Nessuno avrebbe voluto aggiungere un altro numero a quella che è la conta senza fine di vero e proprio mattatoio.
Numeri che in realtà hanno un volto, un corpo, una vita, delle famiglie. Donne che pensavano di essere amate ma che invece sono state tradite proprio nel luogo in cui si sentivano più al sicuro.
Donne che hanno perso violentemente la vita per mano di chi diceva di amarle e di volerle proteggere.
È così che l’ennesima vittima, Lucia Chiapperini, il 18 aprile scorso, secondo la ricostruzione delle Forze dell’Ordine e la confessione del responsabile, è stata uccisa da suo marito.
L’autopsia avrebbe riscontrato sul corpo di Lucia ferite profonde nella zona addominale oltre che tante lesioni da difesa, nel tentativo di mettere fine a un massacro al quale non è sfuggita.
La famiglia ha dovuto attendere per poter celebrare la tragica scomparsa della 74enne, la cui salma è stata restituita solo lo scorso 30 aprile.
E proprio in occasione dell’estremo saluto a Lucia Chiapperini, strappata alla vita così violentemente, sarà proprio questo pomeriggio di venerdì 2 maggio, che si celebreranno i funerali presso la parrocchia della Madonna dell’Addolorata nella frazione di Mariotto, officiati dal parroco don Francesco Ardito, alle ore 16.
Ma questo non è l’unico momento in cui la frazione bitontina e la stessa città di Bitonto, i suoi concittadini, rivolgeranno lei un pensiero e un saluto. Infatti per simboleggiare pienamente il sentimento di vicinanza e cordoglio per una scomparsa tanto tragica, Bitonto oggi si vestirà del lutto proprio per Lucia.
Per tutta la giornata infatti nelle sedi istituzionali della città e delle sue frazioni, dalla facciata di Palazzo Gentile, la sede comunale, ma anche su tutti gli altri edifici degli enti pubblici, comprese le scuole, le organizzazioni e le associazioni, le bandiere, quella comunale, ma anche quella nazionale e quella europea, sventoleranno a mezz’asta e alle ore 12 in punto, si osserverà un minuto di silenzio.
Una decisione che giunge attraverso una vera e propria ordinanza sindacale n.294/2025 per “esprimere, nelle forme che riterranno più consone e opportune, la partecipazione al dolore che ha colpito la famiglia e l’intera comunità.” Ancora una volta purtroppo un’altra città, altre persone, altre donne, devono fermarsi per piangere e arrabbiarsi per l’ennesima morte avvenuta per mano di quello che sembrava l’amore di una vita.
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