WhatsApp vieta le foto, da maggio se invii le immagini ti arrivano 700€ da pagare: attenzione alla comunicazione ufficiale o ti spennano

WhatsApp (Foto di Amanz su Unsplash) - bitontotv.it
Incredibile: tra poco potrai ritrovarti a pagare ben 700 euro se invii immagini tramite WhatsApp. Meglio evitare.
Negli ultimi giorni sta girando una notizia che ha fatto sobbalzare parecchi utenti: inviare foto su WhatsApp potrebbe costare caro.
Si parla addirittura di cifre da 700 euro per chi condivide certe immagini. Un vero incubo per chi usa l’app ogni giorno.
L’avviso “Non inviare foto, potresti pagare!” ha preso tutti alla sprovvista. E così, nel dubbio, molti hanno iniziato a fare marcia indietro, smettendo di mandare qualsiasi immagine.
Ma cosa c’è di vero? E perché un simile cambiamento? Cosa sta accadendo? Scopriamolo.
WhatsApp: basta inviare foto
La domanda che sorge spontanea è: cosa c’è dietro tutto questo? Una nuova policy sulla sicurezza che vieterebbe di inviare foto considerate sensibili attraverso l’app? Certo è strano, considerato che l’app è amata anche e soprattutto per la possibilità proprio di condividere immagini, così come audio e altro. Un limite del genere sarebbe contro produttivo per l’azienda, che perderebbe probabilmente milioni di utenti in un colpo solo.
Di certo c’è che questa notizia ha generato paura e confusione, e gli utenti, appunto, ormai non mandano neanche più la foto della pizza per paura di ritrovarsi una multa sul conto. Ma non c’è più divertimento così. Tutto appare quasi assurdo. Ma vediamo davvero che cosa sta succedendo a WhatsApp.
Cosa sta cambiando?
In realtà parliamo di un determinato tipo di foto, e non è certo WhatsApp a vietarle. Si tratta delle solite truffe, come viene segnalato da termometropolitico.it. Ad alcuni sono arrivati messaggi sospetti che invitavano a mandare via WhatsApp la foto del proprio contatore del gas, con la scusa che questo non veniva letto da oltre un anno. Qual è lo scopo?
Si tratta ovviamente di messaggi falsi che servono solo a rubare dati personali come numero di telefono o indirizzo, da rivendere poi per scopi commerciali, o peggio. Ci sono però, come dice il sito, alcuni casi in cui il messaggio è reale, e si tratta di Italgas Reti SPA che si appoggia ad altre ditte per la lettura dei contatori. Ma per il resto, la raccomandazione è sempre la stessa: non lasciatevi ingannare. Attenzione ai messaggi che chiedono dati personali, sono quasi sempre truffe, nessuna azienda ti chiederà mai password o simili via messaggio o email. E in caso di dubbio, non devi fare altro che contattare direttamente l’azienda attraverso i canali ufficiali e chiedere spiegazioni.