Analisi di laboratorio (Canva)-bitontotv.it
Il problema dell’ex discarica “Ecoambiente” ha già ricevuto una risposta tempestiva, da parte di enti e istituzioni.
Spesso sono silenti e inaspettati, per poi riaffiorare improvvisamente in superficie. Arrivano così, per poi purtroppo restare e far del male.
Sono tutti quei veleni che anni di inquinamento indiscriminato, hanno prodotto e lasciato come traccia nelle viscere della terra che calpestiamo.
Non solo mari e grandi distese boschive, il cui stato può colpire a vista d’occhio, ma spesso è quello che sta sotto in nostri piedi a doverci spaventare di più.
Le attività inquinanti, industrie, piattaforme, rifiuti, discariche, hanno inevitabilmente prodotto nel tempo, scarti che sono finiti dappertutto.
Il risultato è che alla fine, l’inquinamento è penetrato così in profondità, da contaminare le falde acquifere che alimentano terreni, pozzi e tutto ciò che ha a che fare con quello che mangiamo e beviamo.
Ecco perché il caso dell’ex discarica di Ecoambiente a Bitonto, ha particolarmente allarmato cittadini e soprattutto istituzioni, che si sono subito messe a lavoro.
Ed ha quindi preso il via il campionamento dei primi otto pozzi per uso domestico e irriguo, nell’area dell’ex discarica Ecoambiente, in contrada Torre d’Agera, con i primi prelievi di acqua effettuati da parte dei tecnici dell’ASL, nella giornata del 12 marzo scorso.
Una notizia che è stata direttamente annunciata ai cittadini, preoccupati da quanto sta accadendo, dal sindaco Francesco Paolo Ricci, attraverso mezzo social, per arrivare così davvero a tutti. Nel suo post, il primo cittadino ha di nuovo ribadito come anche il campionamento e prima ancora la campagna di analisi, siano stati frutto di un interessamento diretto di un tavolo tecnico istituzionale convocato proprio dopo la sua ordinanza.
Si fa naturalmente riferimento alla n.135/2025, che in vista della tutela dell’igiene e della salute pubblica dei suoi cittadini, ha vietato l’utilizzo delle acque di tali pozzi, quelli vicini al raggio di azione dell’ex discarica. In ogni caso, i campioni prelevati saranno poi esaminati presso i laboratori dell’Arpa Puglia delle sedi territoriali di Foggia e Taranto.
Il primo cittadino, sempre attraverso la stessa comunicazione social, ha espresso la sua piena fiducia nelle capacità degli uffici comunali nel fronteggiare tale situazione con prontezza e tempestività, contro quelle che sono da lui ritenute polemiche sterili. Auspica invece a un fronte compatto per risolvere un’emergenza per la comunità, che non veda maggioranze e opposizioni ma solo l’obiettivo di salute pubblica.
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