Rassegna cinematografica (Canva)-bitontotv.it
Un’occasione di stimolo alla creatività e di scambio culturale per i cittadini: al via la rassegna cinematografica.
I momenti di ritrovo di una comunità possono essere davvero molteplici, dallo sport alle feste, dagli eventi politici a quelli culturali.
Anche le più piccole città, nonostante l’offerta minore degli spazi di aggregazione culturale, sentono la necessità di questo genere di stimoli.
A intervenire istituzioni locali e associazioni, con politiche e attività volte a dar vita a questo genere di connessioni.
E quale occasione più stimolante e creativa se non quella del cinema. In un periodo storico in cui le sale fanno fatica a rimanere aperte.
E lo sa anche il primo cittadino di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, per via di quelle che hanno dovuto tirare giù le saracinesche nella sua di città. Per il Sindaco, l’idea di una rassegna cinematografica, potrebbe offrire ai cittadini la possibilità di uno spunto culturale.
Un’occasione per ridare slancio all’identità culturale, allo scambio intellettuale della comunità. E prenderà il via dal Teatro Traetta, simbolo culturale della città, con un titolo più che suggestivo “Cinema in Rinascita: tra storie e sguardi”.
Quello di domani giovedì 6 marzo, sarà solo il primo di tanti appuntamenti da segnare e non mancare, per prendere parte a questi incontri di profondo interesse culturale. Una rassegna che non avrà solo l’intento di intrattenere la cittadinanza ma anche di farla riflettere e emozionare.
Affronterà temi dell’attualità, dando vita a riflessioni e dibattito culturale. Per chi fosse curioso di sapere a cosa assisterà domani, a partire dalle 19.30, in proiezione il primo lungometraggio di Cosimo Terlizzi dal nome “Dei”. Si tratta di un film del 2018, sulle radici ma allo stesso tempo sulla voglia di spiccare il volo per chi viene dalla provincia.
Ma la rassegna ha in programma un elenco veramente lungo di titoli, alcuni anche molto noti al grande pubblico come per esempio “Ti mangio il cuore” di Pippo Mezzapesa, che tra l’altro si è portato a casa anche un David di Donatello per la colonna sonora.
“La frontiera” di Savino Carbone, su temi di profonda attualità, “Il corpo dei giorni” di Saverio Cappiello, dal gusto più intimistico, “Riparazioni” di Vito Palmieri, documentario emozionale sulla giustizia. E ancora con “Biopatriarchi” di Lorenzo Scaraggi, interessante punto di vista su biodiversità e agricoltura e “Un ponte del nostro tempo”di Raffaello Fusaro, altro documentario sulla ricostruzione del Ponte di Genova.
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