Il percorso di studi in giurisprudenza internazionale è la scelta perfetta per tutti gli appassionati di legge e di diritto che, però, vogliono apprendere un insieme di conoscenze trasversali che vadano oltre quelle di un singolo ordinamento giuridico.
Il percorso di studi in giurisprudenza internazionale, infatti, prevede lo studio delle fonti normative che regolano i rapporti fra Stati, anche da un punto di vista comparatistico, e studi le principali organizzazioni internazionali come l’ONU, la Corte Penale Internazionale o la CEDU in un percorso di 5 anni.
Cosa si studia in giurisprudenza internazionale
Il percorso di studi in giurisprudenza internazionale ha lo scopo di formare gli operatori giuridici esperti nell’analisi e nel supporto agli organi statali che si occupano di coordinare le loro relazioni con stati stranieri.
In tal senso, si tratta di un’ottica sostanzialmente rispetto al diritto comunitario, perché le fonti del diritto in questo senso sono da rinvenire in trattati e consuetudini, una serie di norme molto più complesse e ramificate che affondano anche in secoli di storia e di rapporti fra le potenze mondiali.
Per questo motivo, le materie principali del corso di studi in giurisprudenza internazionale prevedono lo studio dei soggetti del diritto internazionali, la nozione di Stato, i meccanismi sanzionatori e le strutture giudiziarie poste a tutela di diritti fondamentali, come la Corte Europea dei diritti dell’Uomo.
Esame dopo esame, lo studente sarà in grado di acquisire competenze sempre maggiori del diritto internazionale, soprattutto per quanto riguarda il difficile lavoro di studio e analisi delle fonti internazionali che regolano la vita degli Stati e di tutti gli attori della comunità internazionale.
Lo studio del diritto internazionale, inoltre, permette di apprendere l’inglese oltre che i sistemi giuridici di cosiddetta common law, ossia l’interpretazione giudiziale del diritto che attuata sulla base del precedente giurisprudenziale che fa diritto tanto quanto le norme create dal legislatore.
Anche il diritto privato, civile e amministrativo sono oggetto di studio del corso di laurea, ma visti in un’ottica comparativa, in modo da permettere l’apprendimento di quei meccanismi di contatto e di differenza che intercorrono fra gli ordinamenti giuridici e che regolano la vita dei consociati.
Per questo motivo, la laurea in giurisprudenza internazionale è un percorso di studio molto impegnativo che permette alla persona di sviluppare le sue capacità mnemoniche e di ragionamento affacciandosi sul mercato di lavoro con competenze molto richieste ed indispensabili per aziende o altre realtà: naturalmente, questo traguardo richiedere parecchio impegno e motivazione costante.
A chi è consigliato il percorso di studi in giurisprudenza internazionale?
Date le materie di studio e il percorso intrapreso con il corso di studio in giurisprudenza internazionale, è evidente come questo sia la scelta giusta per persone molto ambiziose che amano il diritto ma, di contro, preferiscono studiarlo ad ampio respiro, travalicando i confini nazionali senza fermarsi ad un approccio quantomeno approssimativo della materia internazionale.
Naturalmente, lo studio di questa materia è consigliato soprattutto a chi ama le lingue, perché per essere competitivi in questo settore è imprescindibile almeno la conoscenza dell’inglese, principale linguaggio di comunicazione.
In ogni caso, il corso di studio è in grado di aiutare a sviluppare le competenze giuridiche anche all’interno dello Stato italiano, cosa che permette dunque di intraprendere tirocini o concorsi per abilitarsi alla magistratura, avvocatura e notariato: in sostanza è un percorso di studi molto più specifico di giurisprudenza che consente l’accesso a professioni più classiche e ad altre di rilievo più prestigioso.
La laurea in giurisprudenza internazionale, infatti, è consigliata a tutte quelle persone che desiderano ottenere una laurea spendibile nel mondo lavorativo soprattutto fuori dai confini nazionali.
Ottenere la pergamena in questo ambito, infatti, permette l’accesso alla professione di consulente legale per aziende che operano con il diritto internazionale, oppure l’accesso ai concorsi per gli enti pubblici economici che si occupano di mantenere e curare i rapporti fra gli stati, ambasciate e ministeri di diversi sistemi giuridici.
Inoltre, la laurea in giurisprudenza internazionale permette anche di iniziare il percorso che porta a rivestire dei ruoli nella diplomazia italiana come, ad esempio, ambasciatori o consoli dislocati nelle varie parti del mondo.
Non da ultimo, viste le materie di studio che si occupano di analizzare e comprendere i tribunali internazionali, il laureato in giurisprudenza internazionale è in grado di lavorare negli studi legali che si occupano di patrocinare in giudizio le persone che hanno subito un torto tutelabile davanti alla Corte Penale Internazionale ovvero dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Differenza fra università in presenza e università telematica
Il percorso di studi in giurisprudenza internazionale è molto settoriale e, per questo motivo, è erogato solamente da poche università in presenza. Il numero è più alto per quanto riguarda, invece, le università telematiche.
Lo studente che vuole intraprendere questo percorso di studi potrebbe essere dubbioso fra quale scegliere e pertanto è bene fare una piccola panoramica dei vantaggi di scegliere una piuttosto che l’altra in base alle proprie esigenze.
L’università in presenza è una scelta indicata soprattutto per i giovani, specie se hanno la possibilità di dedicarsi in toto allo studio. Frequentare le lezioni online, i colleghi universitari e vivere le attività all’interno dell’ateneo sono esperienze formative e umane importanti che in un certo qual modo accrescono e arricchiscono il percorso di studi e le proprie conoscenze.
I problemi nello scegliere questa tipologia di università, però, sono diversi: in primis bisogna trovarsi nelle vicinanze della sede oppure prendere una casa in affitto. Specie in un percorso di studi molto specifico come la laurea in giurisprudenza internazionale, corso che viene erogato da poche università.
Questi aspetti incidono fortemente sulle spese. Inoltre, gli orari di lezione e degli esami sono rigidi e non vengono incontro alle esigenze dello studente lavoratore.
L’università telematica per giurisprudenza internazionale, di contro, è molto flessibile: grazie a videolezioni, tutor online e la flessibilità nel poter sostenere gli esami, viene incontro alle esigenze degli studenti che per mantenersi agli studi devono lavorare.
Questo si traduce nella possibilità di organizzare meglio il tempo e ottenere risultati anche senza dedicare il 100% della propria giornata all’università.
Di contro, l’università telematica è tendenzialmente più costosa perché eroga più servizi e, inoltre, presenta una minore possibilità di contatto umano e personale che si sviluppa invece nelle sedi dell’ateneo.
Tutto questo fa da contraltare alla possibilità di risparmiare spese di trasferta o di affitto di una casa nei pressi dell’università.
Conclusione su come laurearsi in Giurisprudenza Internazionale
Com’è possibile vedere, il corso di studi in giurisprudenza internazionale è la scelta perfetta per gli amanti del diritto che però vogliono studiarlo soprattutto dal punto di vista degli Stati e del modo in cui si relazionano fra di loro.
Un percorso impegnativo che permette, alla fine, di poter accedere a diversi sbocchi lavorativi di altro profilo e prestigio. Per seguirlo al meglio basta semplicemente scegliere la migliore università fra quella pubblica e telematica analizzando i vantaggi e gli svantaggi di ognuna.
Fonte delle informazioni: https://www.unimilano.net/piano-di-studi-giurisprudenza-internazionale